Start Cup Ecosister: proclamati i vincitori dell'edizione 2024
C’è il progetto di 2G Carbons, nato dell’Università di Bologna, che valorizza gli scarti agroindustriali, creando un materiale che depura acque reflue e genera un fertilizzante sostenibile; l’idea di Magnetic Future, sempre dall’Alma Mater, che sviluppa sistemi innovativi per alimentare i magneti superconduttivi, riducendo i costi per l’utilizzatore finale e infine la biostampante 3D totalmente sanificabile di Bioprint3Rs per la produzione di dispositivi medici a rilascio farmacologico controllato realizzata da alcuni ricercatori dell’Università di Parma.
Sono questi i progetti che si sono aggiudicati rispettivamente il primo, il secondo e il terzo posto alla finale della Start Cup Ecosister 2024 (rispettivamente 10.000, 6.000 e 4.000 euro), la competizione organizzata da ART-ER e dalla Regione Emilia-Romagna in occasione dello Start Cup Ecosister Day – Emilia-Romagna towards a Sustainable Future svoltosi al CNR | Area Territoriale di Ricerca di Bologna.
Il team 2G Carbons si è inoltre aggiudicato anche il premio speciale International Mindset del progetto Ecosister, che consiste in un percorso di imprenditorialità all’estero e il premio speciale Green & Blue di Repubblica.
Come di consueto, la challenge è stata promossa in collaborazione con le Università, i centri di ricerca, i partner sul territorio e, per il secondo anno, con Ecosister, il progetto finanziato con i fondi del Pnrr che guida la transizione ecologica della regione. In coerenza con gli obiettivi del Patto per il Lavoro e per il Clima, anche questa edizione si è data l’obiettivo di favorire la nascita di nuove imprese sostenibili e ad alto contenuto innovativo.
Sono state attribuite anche due menzioni speciali: la prima per l’innovazione sociale è andata a Bioprint3Rs, terzo classificato; la seconda per l’imprenditoria femminile a TukEasy, un innovativo servizio di trasporto merci urbano che combina semplicità, affidabilità e sostenibilità, sviluppato all’interno dell’Ateneo di Bologna.
Insieme a questi, anche i team che seguono la classifica, e cioè Daidalos dell’Università di Bologna e PACPCM dell’Università di Ferrara, si sono conquistati l’accesso al PNI – Premio Nazionale Innovazione, in programma a Roma, presso l’Università di Tor Vergata, i prossimi 5 e 6 dicembre.
Insieme alla finale della Start Cup Ecosister durante la giornata si sono tenuti più di un centinaio di incontri b2b tra i protagonisti della giornata – progetti finalisti della competizione, startup e spinoff partecipanti al programma di accelerazione di Ecosister – con imprenditori e investitori.
I dodici progetti in gara sono stati giudicati da una giuria tecnica composta da investitori, imprenditori ed esperti di innovazione. In palio un montepremi di 20mila euro messo a disposizione dai sostenitori dell’iniziativa Iren Spa, Emil Banca Credito Cooperativo, Intesa Sanpaolo e Federazione Regionale Ordini Ingegneri Emilia-Romagna, ma anche l’accesso al PNI – Premio Nazionale Innovazione, il più importante premio nazionale per progetti d’impresa fondati sulla ricerca.
I progetti finalisti
- Cinematocco
Il cinema come non lo avete mai visto: giovane, di qualità e pensato per monetizzare (Università di Parma) - Claire Medical Solutions
Sviluppa sistemi di assistenza robotica per la radiologia interventistica (Università di Modena e Reggio) - Horizons Automation
Dispositivi di controllo motore semplici ed automatici per le linee di produzione industriale 4.0 e 5.0 (Università di Modena e Reggio) - ReFoody
Il marketplace che permette ai supermercati di trarre profitto dai prodotti in scadenza che altrimenti andrebbero buttati (Università di Bologna) - Daidalos
Sviluppa soluzioni avanzate di progettazione per chip elettronici, con un focus sugli acceleratori AI (Università di Bologna) - eTorre – Energy Storage Elevated
L’ascensore di domani: una risorsa per combattere il cambiamento climatico (Università di Bologna). - PACPCM
Un packaging ecologico composto da micelio (radici dei funghi) e materiali a cambiamento di fase (PCM), questi ultimi consentono di mantenere la temperatura stabile dei prodotti in esso contenuti (Università di Ferrara) - waveCELL
Rivoluziona il monitoraggio delle batterie con ultrasuoni, garantendo efficienza, sicurezza e una vita utile prolungata (Università di Modena e Reggio).