Il crowdfunding in Emilia-Romagna. Analisi della mappatura regionale e possibili sinergie con fondi pubblici
Lo studio realizzato da ART-ER in collaborazione con EUROCROWD, raccoglie una mappatura dettagliata delle iniziative di crowdfunding avviate in Emilia-Romagna a partire dal 2013. La panoramica dimostra come lo strumento del crowdfunding sia stato ampiamente utilizzato sul territorio regionale negli ultimi 10 anni, collezionando 740 campagne realizzate che in totale hanno raccolto oltre 61,6 milioni di euro.
Anche la varietà di applicazioni dello strumento è stata molto ampia, basandosi principalmente sull’utilizzo di tre dei quattro modelli attualmente classificati (donazione, reward, equity), attivando fin dal 2016 dinamiche di “match-funding”, ovvero una combinazione tra fondi pubblici e risorse reperite tramite crowdfunding. Questi modelli di co-finanziamento hanno interessato nel periodo di analisi (2013-2022) 317 campagne, pari al 43% del totale delle campagne e hanno alzato il tasso di successo delle campagne di crowdfunding che passa dal 95,8% (in generale per il totale delle campagne analizzate) al 97,8%.
Le organizzazioni che maggiormente hanno utilizzato lo strumento del crowdfunding sono gli Enti del Terzo Settore (432) di cui fanno parte quei soggetti che tradizionalmente sono più legati alla comunità locale e che sono in grado di mobilitare maggiori numeri in termini di partecipazione della collettività.
Allo scopo di poter intercettare delle sinergie con il Programma Regionale FESR, le campagne di crowdfunding sono state suddivise per ambiti di intervento/settori dell’iniziativa.
Delle 642 campagne afferenti alla tipologia reward e donation, quasi un terzo 220 sono riconducibili al settore della cultura (il 34%), seguite dalle 128 dedicate a progetti di riqualificazione (il 20% del totale) e da progetti di inclusione sociale (114, cioè il 18% delle campagne).
Per il crowdfunding finanziario (equity) i settori che riescono ad attirare un maggior numero di investimenti e investitori sono senza dubbio l’immobiliare e la tecnologia, confermando i trend nazionali, che raccolgono da soli 40 degli oltre 56 milioni di euro complessivi.
A valle dell’analisi di benefici, vantaggi e applicabilità del crowdfunding per lo sviluppo territoriale, lo studio propone quindi le opportunità di combinazione del crowdfunding con strumenti e misure di finanziamento regionali in Emilia-Romagna, mettendo in evidenza una panoramica delle possibili sinergie tematiche con i Programmi Regionali FESR ed FSE+ e alcune policy recommendation.
Il report completo è scaricabile qui.